#POINT OF VIEW: Eleonora Lucchese, BIM Manager Cimolai

Eleonora Lucchese è un’ingegnere civile strutturista formata al Politecnico di Milano. Durante gli studi, ha avuto l'opportunità di fare un'esperienza negli Stati Uniti, dove ha seguito corsi universitari e sviluppato la sua tesi. Dopo la laurea, ha collaborato come ricercatrice per il CTB-UH (Council for Tall Buildings and Urban Habitat), un ente di ricerca con sede a Chicago che si occupa di edifici alti, affrontando aspetti strutturali, architettonici e di sostenibilità. Dal 2014 lavora in Cimolai, dove attualmente ricopre il ruolo di BIM Manager.

Professione BIM Manager: per caso o per scelta?

Eleonora Lucchese: "Fin dal mio ingresso nell'ufficio tecnico di Cimolai, ho ricoperto ruoli di coordinamento, accumulando esperienze significative nella gestione dello scambio dati e nell'uso di modelli tridimensionali, soprattutto per commesse legate al mercato americano. In questi progetti, il dialogo con gli altri attori avveniva prevalentemente tramite lo scambio di modelli tradizionali, da cui è forse nato il mio primo interesse per il BIM. Come ingegnere di progetto, ho progressivamente assunto ruoli di maggiore responsabilità, fino a diventare Design Manager per il coordinamento dell'intera commessa. La svolta decisiva verso il BIM management è avvenuta nel 2022, quando mi è stata offerta l'opportunità di compiere un ulteriore passo di crescita professionale."

BIM: quali sono gli aspetti più rivoluzionari di questa metodologia, secondo lei?

Eleonora Lucchese: "A prescindere dalla forma o dal livello di implementazione, la metodologia BIM offre una gestione dei dati di qualità superiore. L'aspetto più rilevante, dal mio punto di vista, è senza dubbio la qualità. Ho personalmente sperimentato situazioni in cui la mancanza di metodologie efficienti ha compromesso sia il rispetto delle tempistiche sia la qualità del dato. L'adozione del BIM risulta quindi cruciale per elevare il progetto a un livello superiore."

Lei collabora con Cimolai, una delle maggiori realtà italiane nel mondo delle costruzioni: qual è l’approccio dell’azienda rispetto al Building Information Modeling?

Eleonora Lucchese: "Cimolai ha sviluppato un approccio avanzato alla digitalizzazione, particolarmente innovativo nel settore delle costruzioni, tradizionalmente meno sensibile ai temi dell’innovazione. Essendo una grande azienda, ha avuto la possibilità di esplorare metodologie e strumenti prima di altri competitor. Negli ultimi anni, vi è stata un'accelerazione significativa, spinta dalla necessità di ottimizzare la gestione dei dati, un processo avviato molti anni fa con il passaggio al 3D e successivamente perfezionato con l'integrazione di diversi software. Quando si è riconosciuto che gli strumenti esistenti ponevano dei limiti, Cimolai ha scelto di sviluppare un CDE (Common Data Environment) in collaborazione con 4Days, segnando un importante passo avanti per l'azienda."

Quale ritiene sia l’impatto di un CDE evoluto nella gestione di progetti complessi?

Eleonora Lucchese: "La piattaforma è fondamentale per la gestione quotidiana, grazie alla sua capacità di permettere l'accesso ai dati e alle informazioni correlate in qualsiasi momento e da ogni parte del mondo. Inoltre, offre un supporto strategico al management, consentendo il tracciamento storico dei dati. Questo significa che è possibile associare a un documento o a un modello attributi che, in futuro, saranno utili per ricostruire l'evoluzione di quell'informazione. Nei progetti complessi, che si sviluppano nel tempo e che richiedono una revisione di determinati argomenti o attività dopo anni, il modello e i documenti potranno rivelarsi di grande aiuto."

In quale progetto di Cimolai la piattaforma ha portato un'efficacia difficilmente raggiungibile altrimenti?

Eleonora Lucchese: "Tra tutti i progetti, citerei in particolare la commessa ELT, il telescopio che stiamo realizzando in Cile. Testare la piattaforma su un progetto di tale complessità è stata una sfida significativa. In questo contesto, due aspetti si sono rivelati particolarmente interessanti, oltre alla tradizionale gestione documentale e dei modelli. Il primo è la possibilità di gestire in modo estremamente efficiente le richieste del cantiere, come le non conformità, la richiesta di tavole specifiche o la necessità di produrre nuovi componenti. Lo strumento delle 'Issue' si è dimostrato fondamentale sia per tenere traccia della comunicazione tra le parti coinvolte (cantiere, direzione tecnica e ufficio tecnico), sia per rispondere rapidamente alle esigenze quotidiane del cantiere. Il secondo aspetto riguarda la gestione delle aree di stoccaggio. Grazie alla piattaforma, i colli che arrivano in cantiere vengono registrati e associati alle rispettive aree di destinazione. In questo modo, la squadra di montaggio, quando si prepara a installare una nuova sezione della struttura, può individuare facilmente i pezzi necessari consultando la piattaforma. Inoltre, è significativa la consultazione del modello direttamente dalle squadre di montaggio in cantiere. Questo è solo un esempio di come l'uso della piattaforma abbia migliorato l'efficienza delle operazioni in cantiere."

Vi è stata difficoltà nell'adozione della piattaforma da parte dei diversi team?

Eleonora Lucchese: "La resistenza al cambiamento è naturale, quindi è comprensibile che ci sia stata una certa iniziale reticenza nell'adozione del nuovo strumento. Tuttavia, grazie all'introduzione graduale per fasi, gli utenti hanno avuto il tempo necessario per familiarizzare progressivamente con la nuova soluzione."

Quali sono le caratteristiche di Truspace che ritiene particolarmente efficaci e di cui non potrebbe più fare a meno nella sua attività di BIM Manager?

Eleonora Lucchese: "Come anticipato, lo strumento delle 'Issue' è diventato estremamente utile nell'attività quotidiana, proprio per le molteplici forme di utilizzo e applicazione, dal facilitare la comunicazione tra i team dislocati al tracciare le informazioni nel tempo, o alla possibilità di associare le 'Issue' a elementi all'interno del modello 3D. Queste funzionalità hanno un impatto significativo su molte attività fondamentali, quali ad esempio avere uno status globale della fabbricabilità dei pezzi in officina, sapere cioè quali oggetti possono essere lavorati perché privi di informazioni mancanti e quali, invece, subiranno delle modifiche o integrazioni."

Quali auspica possano essere invece gli ambiti di sviluppo?

Eleonora Lucchese: "Un progetto di grande rilevanza che vorremmo avviare a breve è l'integrazione della piattaforma con i nostri strumenti di gestione dei costi, così da poter monitorare l'andamento della commessa non solo dal punto di vista documentale. Questo passaggio permetterebbe di ampliare ulteriormente la visione già avanzata offerta dal CDE, rendendola ancora più potente e completa."

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